La Settimana dei Musei, che ha avuto luogo dal 5 al 10 marzo, ha registrato una grande partecipazione di pubblico alle iniziative proposte dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e un buon numero di ingressi grazie anche alle gratuità concesse.
Il percorso di visita in tre tappe, proposto dagli archeologi Stefano Roascio e Francesca Romana Paolillo e dagli architetti Stefano Antonetti e Michele Reginaldi, era incentrato sulla lettura di monumenti e presenze architettoniche in un’ottica legata alla loro sopravvivenza e trasformazione in una lettura di lungo periodo. Si è svolto nell’area della Torre del Fiscale, nel tratto della via Latina compreso nel Parco delle Tombe della via Latina e lungo la via Appia Antica a partire dal Casale di Santa Maria Nova.
Un vero e proprio boom di presenze ha interessato l’area del Parco delle Tombe Latine per l’apertura straordinaria delle Tombe Barberini, Valeri e Pancrazi, che ha permesso a ben 490 visitatori di accedere ai sepolcri. Tutti sono riusciti ad entrare nelle tombe e ad ammirarne struttura e raffinata decorazione accompagnati dalle archeologhe del Parco Nadia Fagiani e Maricarmen Pepe.
La Villa dei Quintili e il Casale di Santa Maria Nova, che ospita fino al 1° maggio la mostra ‘Alessandro Imbriaco. Un posto dove stare’, alla quale sabato 9 marzo le curatrici Ilaria Sgarbozza e Simona Turco hanno condotto una visita guidata, ha registrato ben 1346 presenze nel corso della settimana.
Il Mausoleo di Cecilia Metella, che ospita la mostra ‘Temporalità e permanenza. Sculture di Maria Lagunes’ è stato visitato da 1236 persone mentre nella villa di Capo di Bove, che domenica ha ospitato il concerto a cura del maestro Francesco Taranto, sono stati conteggiati 860 ingressi.
L’Antiquarium di Lucrezia Romana, dove il 7 marzo è stata offerta una visita guidata dall’archeologa Maria Teresa di Sarcina, ha avuto in totale 241 visite nel corso della Settimana del Musei.
La splendida giornata di sole ha certamente contribuito a celebrare la Giornata del Paesaggio del 14 marzo che ha permesso a un nutrito pubblico di partecipare gratuitamente alla visita guidata al grandioso mausoleo di Cecilia Metella condotta dagli archeologi Mara Pontisso e Stefano Roascio, assieme all’architetto Stefano Antonetti. Dopo una passeggiata lungo l’Appia Antica la visita è terminata nel complesso di Capo di Bove con una presentazione dedicata a questo tratto di Appia e al paesaggio umano ottocentesco e novecentesco delle campagne.
Nel pomeriggio Ilaria Sgarbozza e Simona Turco hanno condotto una conversazione sulle trasformazione del paesaggio urbano con visita alla mostra “Un posto dove stare”. Nel percorso è stato affrontato il tema delle trasformazioni radicali subite negli ultimi decenni dal paesaggio di Roma, in particolare della zona meridionale della città, a seguito di migrazioni e difficoltà socio-economiche.