Nelle mani dell’archeologa Giuliana Galli il volto di Metrodoro di Lampsaco riprende forma e vita. Faccia, fronte e capigliatura si ritrovano come fosse un puzzle per bambini. E d’incanto riappare intatta la sapienza del filosofo. Il cui ritratto ideale fu massacrato da un anonimo manovale medievale per farne calce – ma in questo caso ci ripensò – nella calcara sull’Appia Antica.
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