La via Appia sembra ormai l’ultima posizione su cui si attesta nel suburbio romano la difesa del paesaggio archeologico dall’aggressione di trasformazioni pesanti e volgari. Gli abusi, che pure non mancano, sono stati contenuti dal vecchio piano regolatore, che destinava l’area a parco pubblico, e dalla tutela esercitata dallo stato tramite le soprintendenze; sono poi intervenute la vigilanza ambientale e l’intensa attività di conservazione naturalistica svolte da parte del Parco regionale dell’Appia antica, istituito nel 1988; nella repressione di ogni illecito attentato all’integrità dei luoghi si manifesta ora, con nuova sensibilità, anche una più incisiva azione giudiziaria.
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