Duemila auto l’ora. È vero che accade solo nelle ore di punta. Ma è anche vero che siamo sull’Appia antica, nel parco che si estende per tremilacinquecento ettari e che comprende la regina di tutte le vie (Regina viarum la chiamavano i romani), i mausolei, i sepolcri e i colombari dell’età repubblicana e poi di quella imperiale e protocristiana. Ed è ancor più vero che altre ottanta, centomila macchine tutte le mattine fremono a un incrocio poco distante da qui, al nodo di Ciampino, nel dubbio se infilarsi o meno, per raggiungere il centro di Roma, nella strada che Appio Claudio fece costruire a partire dal 312 avanti Cristo.
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