L’OPERA MARMOREA È RITORNATA ALLA LUCE AL PARCO SCOTT A ROMA, DURANTE I LAVORI DI BONIFICA DI UNA CONDUTTURA FOGNARIA. “RITROVAMENTO DI PARTICOLARE RILIEVO”, HA COMMENTATO IL DIRETTORE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA SIMONE QUILICI
Prossima a candidarsi per entrare a fare parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la Via Appia Antica – strada la cui realizzazione risale al 312 a.C. e che collegava Roma con Brindisi, giocando un ruolo determinante nelle dinamiche sociali, economiche e militari di Roma, e tutt’oggi tra le più importanti fonti di testimonianze archeologiche e storiche dall’antichità – non smette di riservare sorprese, portando alla luce reperti che approfondiscono il racconto e la conoscenza della civiltà romana. Durante i lavori di revisione e bonifica del condotto fognario effettuato nei giorni scorsi nell’area di Parco Scott a Roma, tra la Cristoforo Colombo e la via Appia Antica, effettuati da Acea Gruppo con Bacino sud SRL, è tornata alla luce “una statua marmorea a grandezza naturale che, per la presenza della clava e della leontè – la pelle di leone che ne copre il capo – possiamo senz’altro identificare con un personaggio in veste di Ercole”,
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