In quest’area sono state rinvenute le strutture di un edificio termale di età imperiale, collegato probabilmente alla presenza nella zona di sorgenti d’acqua mineralizzata e di emissioni solforose. La vicinanza con la strada e l’usura delle soglie portano a ritenere che le terme fossero pubbliche e molto frequentate. I materiali rinvenuti nello scavo, tra cui monete di personaggi di rango imperiale, attestano il lungo utilizzo dell’edificio termale, dalla fine del I al III secolo d.C.
L’impianto era articolato in una serie di ambienti, alcuni dei quali conservano le tracce del sistema di riscaldamento tipico delle terme romane e delle vasche, originariamente rivestite di marmo, nelle quali confluiva l’acqua fredda o calda. Nelle terme romane, infatti, era possibile fare bagni a temperatura calda, tiepida o fredda, in ambienti appositamente predisposti, forniti di vasche. Essi erano collegati tra loro e permettevano la libera circolazione degli utenti, che potevano decidere in autonomia la successione dei bagni.
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