Il sepolcro, databile al II secolo a.C., si trova oggi all’interno di una proprietà privata. Il monumento era esternamente circolare, con una camera funeraria sotterranea di forma quadrata, che conserva il rivestimento in blocchi di travertino nel quale si aprono le nicchie per i vasi contenenti le ceneri dei defunti.
L’architetto e incisore Giovan Battista Piranesi nel 1748 disegnò e descrisse alcuni frammenti di intonaco che vide sulle pareti, dai quali si può ipotizzare che la stanza fosse affrescata. Il nome del sepolcro, che non sappiamo a quale famiglia appartenesse, deriva dalla particolarità di essere orientato astronomicamente verso l’equinozio.
Attraverso una finestra della cella funeraria entra la luce solare, generando un particolare effetto sul centro esatto del pavimento nel giorno in cui cade l’equinozio, momento dell’anno in cui si svolgevano nell’antichità riti legati al culto dei morti e alla fertilità della terra.
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COME ARRIVARE: Via Appia Antica 189, 00178 Roma RM raggiungibile con: - Autobus: 660, fermata Appia Pignatelli/Almone 118, fermata Basilica S. Sebastiano