Dal 18 settembre al 29 novembre 2020 il Complesso di Capo di Bove sull’Appia Antica ospita la mostra ‘La lezione di Raffaello. Le antichità romane’.
L’esposizione presenta attraverso dipinti, incisioni, libri e disegni alcuni contenuti della lettera scritta dall’Urbinate a papa Leone X nel 1519: parole che hanno originato un nuovo sguardo sugli antichi reperti e provocato una rivoluzione umanistica e scientifica.
La mostra, curata da Ilaria Sgarbozza e promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica con l’organizzazione di Electa e il sostegno del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello, vuole essere un contributo alla storia dell’eredità culturale
del grande artista e, insieme, della Via Appia.
La rassegna si articola intorno a due focus. Il primo è la fortuna della Lettera, la quale rivive nella storiografia, nella letteratura, nella produzione figurativa del XIX secolo, divenendo un testo di riferimento per le politiche di tutela delle nazioni europee. Il secondo è l’attività di rilievo e catalogazione dei monumenti antichi svolta dal maestro e dai suoi discepoli, in particolare da Pirro Ligorio. Quest’ultimo, architetto e studioso napoletano, è stato un fondamentale interprete della lezione raffaellesca e ha tradotto in disegni architettonici e appunti grafici i sepolcri antichi collocati lungo la regina viarum e la via Latina.
A partire dal celebre scritto – riprodotto su uno schermo che ne consentirà lo sfoglio e l’ascolto – le opere in mostra racconteranno la consacrazione internazionale di Raffaello come padre della moderna cultura della tutela del patrimonio monumentale, archeologico e artistico.
I saggi pubblicati nel catalogo, edito da Electa, approfondiscono il racconto della mostra.
L’esposizione è ospitata all’interno della villa acquistata dallo Stato nel 2002 nel Complesso di Capo di Bove dov’è un’area archeologica significativa con un impianto termale databile alla seconda metà del II sec. d.C.
Complesso di Capo di Bove in via Appia Antica 222.
A partire dal 18 settembre.
Visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 9.00 alle 18.30 con ultimo ingresso alle 18.00.
Come arrivare: Metropolitana Linea A, fermata Arco di Travertino, poi autobus linea 660, oppure autobus 118 (circolare Villa dei Quintili/Centro Storico).