Visto lo straordinario interesse del pubblico, la mostra “Patrimonium Appiae. Depositi Emersi”, nel Casale di Santa Maria Nova in via Appia Antica 251, è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024.
L’esposizione racconta il ricchissimo patrimonio del territorio dell’Appia Antica, per la prima volta riunificato in una narrazione unitaria con oltre 250 reperti tra statue, mosaici, affreschi, gioielli, armi e raffinati oggetti quotidiani provenienti dalle vie Appia, Latina e Ardeatina, in prevalenza inediti e provenienti da depositi. I materiali, esposti su base topografica, consentono di osservare come è mutato il paesaggio miglio dopo miglio, dal centro di Roma fino all’aperta campagna.
La mostra stimola relazioni interpretative tra storia e paesaggio, mettendo in luce i diversi tipi di insediamenti e il rapporto dell’uomo con l’ambiente circostante, dall’età preistorica fino al tardo medioevo. Un’occasione per fare il punto sulla conoscenza di un territorio che ha ancora tanto da rivelare attraverso l’analisi non solo dei grandi capolavori ma dalla rilettura di ogni frammento del passato.
Saranno esposti ancora fino al 30 giugno ‘Fin dove si stende la vista, qui regna l’attimo’ di Lulù Nuti e ‘Giove, Pittore di Farfalle’, di Alessandro Piangiamore mentre le altre opere realizzate in dialogo con l’esposizione archeologica nell’ambito di “Art Crossing – Riattivare il genius loci” a cura di Spazio Taverna (Ludovico Pratesi e Marco Bassan) resteranno in mostra fino al 7 gennaio.
Il biglietto di accesso alla mostra ha validità di tre giorni e include l’ingresso a tutti i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Può essere acquistato presso la biglietteria dei siti del Mausoleo di Cecilia Metella e di Villa dei Quintili oppure online cliccando qui; l’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card. È possibile inoltre partecipare alle visite guidate curate dal personale del Parco seguendo il calendario comunicato sul nostro sito web.