di Gabriele Simongini,
Il Tempo, 10 luglio 2014.
Capire meglio e rivivere il passato glorioso dell’impero romano immergendosi nel futuro creato da tecnologie innovative. Ecco «Le Chiavi di Roma. La città di Augusto», la mostra presentata ieri alla stampa che aprirà il 23 settembre (giorno della nascita di Augusto) nelle sale del Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano per celebrare il Bimillenario della morte del primo imperatore, il princeps. I visitatori potranno camminare virtualmente nella città augustea attraverso una grande mappa virtuale posta sul pavimento della Grande Aula del Museo. Ne emergeranno i monumenti principali dell’età augustea, dal Foro di Augusto al Mausoleo e all’Ara Pacis che racconteranno la propria storia. Al tempo stesso due busti di Augusto e Agrippa sembreranno prendere vita e illustreranno le strategie e i principali avvenimenti storici che hanno portato al trionfo del princeps e alle profonde trasformazioni dell’Urbe. Una serie di touch screen e videopannelli di ultima generazione accompagneranno il visitatore lungo il percorso espositivo rendendolo partecipe delle novità scientifiche degli ultimi scavi. La mostra, curata dalla Sovrintendenza Capitolina con Claudio Parisi Presicce e Lucrezia Ungaro e dal CNR, si inserisce nel più ampio progetto internazionale «Keys to Rome». Il 23 settembre si apriranno infatti, contemporaneamente ai Mercati di Traiano, altrettanti eventi espositivi nelle sale della Biblioteca Alessandrina di Alessandria d’Egitto, nel Museo Allard Pierson di Amsterdam e nella storica biblioteca di Sarajevo. Quattro grandi città, scelte per simboleggiare i “quattro angoli” del mondo romano, daranno vita ad una mostra dal carattere europeo, offrendo quattro prospettive diverse sulla cultura romana. «Keys to Rome. Le Chiavi di Roma» è una manifestazione organizzata dalla più grande rete di eccellenza europea sui Musei Virtuali, V-MUST, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il visitatore si immergerà nella storia romana attraverso un percorso interattivo e tecnologico che avrà come guide ideali un vecchio mercante e suo nipote, impegnati a ritrovare gli oggetti appartenuti alla famiglia e a svelarne i segreti, usando le “chiavi di Roma”, nell’unico giorno in cui il dio Giano permetterà di aprire le porte del tempo. Ed in effetti nel magnifico contesto dei Mercati di Traiano si realizzerà veramente un sorprendente cortocircuito temporale fra il contesto architettonico imperiale ed un’innovativa tecnologia virtuale che fa immaginare come sarà il museo del futuro. Ma la mostra «Le Chiavi di Roma. La città di Augusto» rafforzerà anche un dialogo con l’oriente, grazie alla sponsorizzazione tecnica offerta da Samsung, colosso sudcoreano dell’elettronica. Sempre ai Mercati di Traiano, il 24 settembre, si inaugurerà poi la mostra di Park Eun Sun, famoso scultore sudcoreano che vive da quindici anni in Italia e che presenterà 25 sculture di grandi e medie dimensioni in marmo o granito capaci di innestarsi perfettamente nel contesto romano anche attraverso la mediazione della bicromia di derivazione romanica.
In attesa della virtualità avveniristica della mostra «Le Chiavi di Roma», i romani da domani sera si riapproprieranno di un altro inestimabile tesoro, la nuova area archeologica di Santa Maria Nova sull’Appia Antica. Domani infatti, dalle 18 alle 21, si potrà entrare gratuitamente nell’area archeologica ampia quattro ettari che confina con le maestose rovine della Villa dei Quintili, con cui costituisce un unicum tutto godibile in un percorso di straordinaria bellezza, naturale ed archeologica, incontaminata. La nuova area archeologica sarà aperta nei weekend successivi del mese di luglio con visite guidate a pagamento, alle ore 17 e 18. Questo recupero, tuttora in fase di completamento, si deve all’impegno economico e scientifico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma guidata da Mariarosaria Barbera ed ha come diretta protagonista Rita Paris, direttrice dell’Appia Antica per il MIBACT. Il sito archeologico di S. Maria Nova è stato acquistato nel 2006 dalla Soprintendenza su offerta del proprietario di allora, l’americano Evan Ewan Kimble. Il casale principale è collocato sopra una delle conserve di acqua a due piani utilizzate anticamente per la distribuzione idrica della Villa dei Quintili. Un’altra grande cisterna, rotonda, spicca lungo il muro rinascimentale di confine fra la tenuta di S. Maria Nova e la Villa dei Quintili. Gli scavi recenti hanno riportato alla luce gli ambienti di un impianto termale decorato da mosaici con scene gladiatorie e frequentato probabilmente dal personale di guardia della Villa. Aveva quindi ragione, a metà ottocento, l’architetto Luigi Canina nel descrivere proprio qui la presenza di “grandi bagni”. «Il fascino di questa parte dell’Appia Antica – dice Rita Paris – sta anche nel fatto che probabilmente proprio qui si è svolta la mitica battaglia fra Orazi e Curiazi. Noi continueremo a scavare e finiremo il recupero del Casale. L’Appia dovrà diventare sempre di più un laboratorio di mondi possibili per una rieducazione al vivere».