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Sito ufficiale Parco Archeologico dell'Appia Antica

Riorganizzazione MiBACT: ancora più autonomia ai musei statali. Nascono nuove soprintendenze

PRESENTATO QUESTA MATTINA IL NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO. DARIO FRANCESCHINI ESTENDE L’AUTONOMIA GESTIONALE A SETTE MUSEI, LA MAGGIOR PARTE DEL SUD. NASCONO NUOVE SOPRINTENDENZE, TRA CUI QUELLA PER IL PATRIMONIO SUBACQUEO CON SEDE A TARANTO.

È all’insegna dello status quo ante ma anche della continuità il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo presentato da Dario Franceschini in via del Collegio Romano a Roma dopo il passaggio in Consiglio dei Ministri. Il nuovo regolamento infatti si presenta come una “riforma della controriforma” che lo scorso agosto, in piena crisi di Governo, l’ex ministro Alberto Bonisoli aveva goffamente  firmato, ribaltando così l’assetto dell’organizzazione dei musei statali e togliendo ad alcuni di essi l’autonomia gestionale. Con il nuovo regolamento, Franceschini conferisce nuovamente lo stato di autonomia a quei musei (ovvero le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e il Parco dell’Appia Antica a Roma; sperando di poter rivedere in sella anche i precedenti direttori, disarcionati in maniera assurda), ed estende la medesima condizione – in linea quindi con la visione che ha caratterizzato il suo precedente mandato – ad altre istituzioni museali del territorio nazionale, concentrandosi soprattutto a sud e nelle isole. Ma non sono solo queste le novità della riorganizzazione del Ministero: tra le altre, anche la nascita di 6 Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, 3 Soprintendenze archivistiche e bibliografiche e la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio subacqueo con sede a Taranto e due sedi distaccate a Venezia e Napoli. Istituite inoltre due nuove direzioni generali: Creatività Contemporanea e Sicurezza Patrimonio Culturale.

Per leggere l’articolo completo di Desirée Maida clicca qui.