Abusivi legalizzati. E, in alcuni casi, autori di abusi edilizi. Ma da undici anni vivono in 11 ettari del parco della Caffarella: in “detenzione precaria”. Nonostante il termine tecnico alluda al carcere, per loro è una prigione dorata. Sono i proprietari (dovremmo dire ex) di sette insediamenti che si trovano sull’Appia Antica, nel primo, prestigioso tratto, subito dopo porta San Sebastiano e a ridosso della chiesetta-simbolo del Quo Vadis.
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