Il 2 settembre 1986 viene notificato al Comune di Roma l’importante interesse archeologico dell’area funeraria presso il cavalcavia stradale di via Cilicia, lungo il I miglio della via Appia Antica.
I resti della necropoli sono stati indagati tra 1982 e 1986, nel corso di scavi preventivi per la costruzione del cavalcavia stesso.
Sono state identificate numerosissime sepolture, riconducibili a diverse fasi cronologiche e costruttive databili dall’età repubblicana all’età tardoantica.
All’età repubblicana appartengono anche i resti di un edificio monumentale in blocchi di tufo, interpretato come un luogo di culto per il ritrovamento di oggetti votivi.
Tra gli edifici rinvenuti, particolarmente significativo è un sepolcro in laterizio posto sul lato sinistro della via Appia e databile al III secolo d.C. Presenta un mosaico policromo a riquadri geometrici con gli emblemi delle quattro stagioni, scene di genere e, al centro, la rappresentazione del ratto di Proserpina.
In età tardoantica l’area è interessata da un totale cambiamento di destinazione d’uso, da funerario a commerciale e produttivo, con la creazione di taberne prospicienti la strada e di aree dedicate alla produzione.
Per approfondire: M.N. Pagliardi, M.G. Cecchini, Roma (Via Appia). Via Appia Antica I miglio: i ritrovamenti presso il Cavalcavia di via Cilicia, in Notizie degli Scavi di Antichità, serie 9, vol. XXIII – XXIV, 2012-2013 (2016), pp. 44-138.
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