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Sito ufficiale Parco Archeologico dell'Appia Antica

Terreni su cui sorge l’Acquedotto Claudio – 23 Maggio 1990

Il 23 maggio 1990 viene rinnovata la dichiarazione di notevole interesse pubblico di alcuni terreni di proprietà privata, sui quali sorgono le maestose strutture dell’Acquedotto Claudio, nel Parco degli Acquedotti.

Le aree erano già state vincolate il 5 gennaio 1963, ma a causa di un errore di trascrizione – il decreto venne trascritto presso la Conservatoria di Santa Maria Capua Vetere anziché presso quella di Roma – fu necessario procedere al rinnovo.

L’acquedotto Claudio, iniziato da Caligola nel 38 d.C. e terminato da Claudio nel 52 d.C., è uno degli elementi che più caratterizza la campagna romana. Captava l’acqua nella valle dell’Aniene, in località laghetto di Santa Lucia, per giungere, con un percorso sinuoso, nella località nota come ad Spem Veterem, oggi porta Maggiore. Al canale dell’acquedotto Claudio si sovrappone, a partire dal VII miglio della via Latina, quello dell’Anio novus, anch’esso iniziato da Caligola e terminato da Claudio. In diversi punti sono visibili i due condotti sovrapposti, entrambi aventi le medesime misure (1,14 metri di larghezza per 1,75 metri di altezza). Il condotto inferiore è in opera quadrata, quello superiore in opera reticolata e laterizia.

Proprio nel parco degli acquedotti si conserva una delle porzioni meglio conservate e più rappresentate. L’altezza complessiva dell’opera varia da minimo 17 a massimo 27,40 metri.