Mercoledì 4 marzo alle 16.00 apre al pubblico la mostra fotografica, documentaria e multimediale L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi di Paolo Rumiz e compagni allestita nel Casale di Santa Maria Nova all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Dopo tre anni di attività e sei tappe che, partendo dal Lazio (Roma), hanno interessato la Campania (Santa Maria Capua Vetere e Benevento), la Basilicata (Melfi) e la Puglia (Taranto e Brindisi), la mostra giungerà a compimento con un ultimo allestimento a Roma proprio lungo il percorso della Regina Viarum.
Promossa dal Servizio II del Segretariato Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nell’ambito del progetto Appia Regina Viarum – Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano dell’Appia, in collaborazione con il Parco Archeologico dell’Appia Antica diretto da Simone Quilici, la mostra è un invito alla scoperta attraverso gli scatti di Riccardo Carnovalini, le fotografie di Antonio Politano (realizzate per National Geographic Italia) e i filmati “on the road” di Alessandro Scillitani. L’esposizione si svolge come un racconto su un rotolo di pergamena, capace di farci avanzare nel tempo e nello spazio, lungo la linea della traccia, con l’indicazione delle città, delle stationes, dei ponti, fiumi, dei passi attraversati. Oltre alle foto, ai filmati e alle musiche originali di Alfredo Lacosegliaz, comprende mappe antiche e moderne, la tracciatura del percorso in tappe su un grande plastico dell’Italia meridionale, fotografie e documenti provenienti dagli Archivi della Società Geografica Italiana Onlus e infine un cippo in pietra che riporta scolpito il simbolo composto dai grafemi che compongono ‘APPIA’ adottato come segnavia del cammino dal Mibact nell’ambito del progetto Appia.
Si intende sancire la riscoperta e la restituzione al Paese dell’intero itinerario della prima grande via europea, da Roma a Brindisi, percorsa interamente a piedi nel corso di 29 giorni di cammino nell’estate 2015 da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon. Un itinerario che è ancora più affascinante ripercorrere all’interno nella tenuta di Santa Maria Nova sulla via Appia Antica, vivida testimonianza dell’evoluzione del paesaggio sull’Appia e di una frequentazione che, dalle più precoci fasi romane fino ai nostri giorni, non si è mai interrotta. Dalle finestre del Casale che ospita la mostra sono visibili gli scavi delle terme di età romana, i claustra medievali, le imponenti cisterne, e naturalmente i basoli della Via Appia Antica.
Dal 4 marzo al 13 settembre 2020
Casale di Santa Maria Nova
Roma, via Appia Antica 251