Dott.ssa Rita Paris (Roma 1952), è stata Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica da marzo 2017 a dicembre 2018 a seguito di selezione pubblica internazionale per il conferimento dell’incarico di Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Studiosa molto apprezzata in Italia e all’estero si è laureata con lode presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1976, per poi specializzarsi presso la Scuola Nazionale di Archeologia della stessa Università nel 1979.
Prima del conferimento dell’attuale ruolo dirigenziale è stata, sin dal 1983, Funzionario Archeologo del Ministero per i beni e le attività culturali, ricoprendo diversi incarichi di rilievo tra cui, da ultimo, quello di Direttore del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme (2004-2017) dove ha curato nuovi allestimenti permanenti e mostre temporanee.
Dal 1996 al 2017 è stata Direttore dell’Appia Antica, dei monumenti che la fiancheggiano e del complesso demaniale della via Appia stessa, del Mausoleo di Cecilia Metella con il Castrum Caetani, della Villa dei Quintili, di Capo di Bove e di S. Maria Nova, per i quali ha curato i lavori di scavo, restauro, allestimento, valorizzazione, gli studi, le ricerche, la divulgazione, e la gestione dell’apertura definitiva al pubblico.
È stata anche Direttore della Piramide di Caio Cestio, di cui ha curato il restauro completo a seguito di erogazione liberale da parte di un mecenate giapponese, e del Parco delle Tombe della Via Latina di cui ha coordinato i restauri e gli interventi di adeguamento per la piena fruizione dei monumenti.
Tra i risultati di particolare rilevanza nell’ambito della tutela sono da citare l’acquisizione, nel 2002, della villa di Capo di Bove, in via Appia Antica 222, tramite prelazione della proprietà privata d’interesse culturale e la sua trasformazione in luogo della cultura, attraverso l’ideazione e la realizzazione di un progetto complesso di scavo, restauro, allestimento e adeguamento funzionale. La villa ospita dal 2006 l’Archivio Cederna donato dalla famiglia alla Soprintendenza (www.archiviocederna.it). Altra importante acquisizione è stata, nel 2006, quella del complesso di Santa Maria Nova al V miglio della via Appia Antica, tramite trattativa diretta della proprietà privata d’interesse culturale e attuazione di un articolato progetto di scavo, restauro, allestimento e adeguamento funzionale. In ultimo si ricorda la cura tecnico-scientifica del vincolo L. 431/81 di tutto il comprensorio dell’Appia e della tenuta di Tor Marancia a seguito del quale è stata cancellata tutta la previsione edificatoria dell’area di Tor Marancia, ora compresa nel Parco Archeologico dell’Appia Antica.